La candidatura – attraverso Twitch – di Neymar a un futuro in MLS, nei giorni scorsi aveva fatto sognare gli appassionati del campionato nordamericano, ma allo stesso tempo avevano fatto discutere le motivazioni addotte dal brasiliano per spiegare questo suo desiderio:
“Ho dei dubbi sull’idea di tornare a giocare di nuovo in Brasile. Mi piacerebbe però giocare almeno una stagione negli Stati Uniti. Lì la stagione è breve, ci sono circa tre mesi di vacanza”.
Non proprio una dichiarazione di professionalità, insomma. Se ne è accorto subito Don Garber, commissioner della MLS, che ha preso le parole dell’asso del PSG come una mancanza di rispetto nei confronti della lega da lui gestita, e non ha tardato a rispondergli in maniera stizzita attraverso un’intervista a ESPN:
“Non abbiamo bisogno di portare un grande giocatore alla fine della sua carriera solo perché ha deciso di ritirarsi qui. Se non vengono a rispettare il campionato e i suoi tifosi, non li vogliamo in MLS”.
Una presa di posizione forte, quella di Don Garber, che conferma la tendenza intrapresa dal campionato nordamericano negli ultimi anni: la MLS non è più una retirement league. Lo avrà capito Neymar?