Quel che andrà in scena all’Al Thumama Stadium di Doha, sarà un match da vedere assolutamente: la nazionale statunitense arriva all’atto finale del Girone B con un solo risultato utile per raggiungere i match ad eliminazione diretta, la vittoria.
Il compito dell’Iran sarà, allo stesso tempo, quello di cercare di portare a casa i tre punti che gli concederebbero la matematica occasione per il passaggio del turno dopo la vittoria contro il Galles per 2 a 0, ottenuta nella zona Cesarini.
Iran USA sarà una partita nella partita
Se la nazionale mediorentale ha delle certezze su tutto l’assetto di gioco, puntando su buone individualità che nel tempo hanno fatto esperienza e trovato spazio nei migliori campioanti d’Europa, la nazionale USMNT sarà disegnata come sempre da Greg Berhalter.
Berhalter farà fare il salto di qualità alla nazionale USMNT?
I media internazionali hanno accusato l’ex giocatore della nazionale, alla guida della squadra statunitense da 4 anni, di aver poco coraggio, e non aver saputo sfruttare le condizioni di vantaggio nel match contro Galles e, soprattutto, contro l’Inghilterra di Gareth Southgate. L’approccio della squadra stataunitese sarà comunque sempre lo stesso, presumibilmente, mirato ad imporre un possesso palla piuttosto veloce con verticalizzazioni improvvise, alla ricerca di Timothy Weah.
Le giocate di Cristian Pulisic, recentemente corteggiato da Arsenal, Manchester United e Newcastle, faranno la differenza sulla trequarti, pronto a suggerire l’ultimo passggio a Josh Sargent, o come nell’ultimo match, al giovane Wright. Sembra potrà essere lasciato ancora fuori Ferreira, ma il 4-3-3, se proprio volessimo dare un numero a questo assetto tattico, pare essere la soluzione migliore per sviluppare il gioco dei ragazzi capitanati da Tyler Adams.
Una partita nelle mani della USMNT
Proprio per i piedi del Capitano passerà la costruzione del gioco, trama che si sviluppa proprio nei perni di centrocampo come il giocatore del Leeds, Musah mezzala del Valencia che è stato accostato di recente all’Inter di Lukaku e Lautaro Martinez, per finire al “nostro” Wes McKennie, gicoatore talentuoso che pur offrendo ottime prestazioni, sembra non aver trovato ancora la forma migliore.
Bradnon Aaronson, stellina del Leeds United, sarà come sempre il primo cambio a disposizione di Greg Berhalter, allenatore che pare non avere sul pacchetto difensivo formato da Dest a destra, Ram e Zimmermann centrali e Robison a sinistra. Proprio il calciatore che milita in MLS, nelle fila di Atlanta United, avrà il compito di assistere i centrocampisti in fase di costruzione e spinta, fornendo un apporto continuo al centrocampo ma anche all’attacco, con uno dei suoi cross (137 totali nell’utlima MLS)
Alzerà il muro il gigante Turner, portiere dell’Arsenal, ed ex militante in MLS con la maglia dei NE Revolutions, pronto a difendere i pali dell USMNT dopo due super prestazioni, e contro il Galles, e contro l’Inghilterra.
Sarà un match tutto da vedere, dove la differenza potrebbe farla la giocata di un singolo, magari un campione, come quelli che la USMNT può vantare di avere tra le proprio fila.
ONE TEAM! Forza USA!