Nel weekend appena concluso è finalmente ritornato il campionato più bello e avvincente del mondo: la MLS è ripartita, con una stagione 2022 che, fin dal suo avvio, ha fatto capire che sarà combattuto e spettacolare.
Match review: come è andata la Week 2 di MLS
Il ritorno dei re
Ad assicurare divertimento agli spettatori ci penseranno sicuramente le stelle della lega, quasi tutte presentatesi in grande forma alla prima stagionale. Oltre alle conferme di Gil (autore di un assist nel big match di giornata fra Portland e New England), Zelarayan (un gol e un assist nella vittoria dei Crew contro Vancouver) e Chicharito (mattatore di NYCFC nel finale), vanno segnalati anche i ritorni in grande spolvero, di Josef Martinez (due assist geniali contro SKC, dopo aver saltato tutto il 2020 e non aver convinto pienamente nel 2021), Alexandre Pato (che ha firmato il gol del vantaggio per Orlando, contro Montreal) e, soprattutto, Carlos Vela, che si è presentato al nuovo campionato con una sensazionale tripletta ai danni dei Colorado Rapids, siglando tra l’altro l’ultimo gol con il suo marchio di fabbrica, il sinistro a giro all’incrocio dei pali.
Un weekend amaro per gli italiani in MLS
Proprio i Columbus Crew di Zelarayan, gli Atlanta United di Martinez e gli Orlando City di Pato hanno rovinato il debutto stagionale ai tre italiani protagonisti della MLS 2022.
Vanni Sartini non è riuscito, con i suoi Whitecaps, a mettere in pratica un piano tattico capace di ingabbiare il genio di Zelarayan e le frecce laterali dei Columbus Crew, che dopo 25 minuti avevano già di fatto chiuso i giochi con le reti del giovane Berry e di Etienne. L’espulsione di Nerwinski a inizio ripresa, poi, ha reso il divario fra le due compagini ancora più ampio, e i gialloneri hanno dilagato con i gol di Diaz e del numero 10 armeno.
Disastroso anche l’inizio stagione di José Mauri, entrato al 50′ di Atlanta-Sporting KC, quando i padroni di casa erano già avanti 2-0 grazie ai gol di Araujo e Dwyer (di ritorno dopo tanto tempo con una rete di pregevole fattura), e sostituito dopo nemmeno mezz’ora, prima che Salloi accorciasse le distanze sugli sviluppi di uno schema da corner, e che il debuttante Wiley chiudesse la partita capitalizzando un letale contropiede, con SKC tutta sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio.
Dal punto di vista personale, invece, è andata leggermente meglio a Gabriele Corbo, il quale, pur perdendosi Pato sul primo gol di Orlando, è stato il migliore della retroguardia di Montreal. I canadesi, comunque, hanno deluso: dopo l‘impresa in Champions League e dopo un buon primo tempo, hanno ceduto nella ripresa, compiendo un vero e proprio suicidio: prima attraverso due errori nel tentativo forzato di uscire dal basso, il secondo dei quali ha portato al raddoppio di Michell, poi ci ha pensato Quioto a spegnere definitivamente le speranze dei suoi. L’onduregno, nervoso da diversi minuti, non ha saputo far valere la propria esperienza per evitare di cadere nella provocazione di Jansson (anch’egli successivamente espulso, per doppia ammonizione), e si è fatto espellere al 66′. La partita, così, è scivolata via fino al 90′, senza che i canadesi riuscissero a reagire.
Cincinnati e San José Earthquakes fanno ancora acqua da tutte le parti
Il nuovo attacco di Orlando, quindi, ha mostrato subito una buona intesa, così come quello di Austin, che ha fatto godere i suoi tifosi, annientando, con un sonoro 5-0, FC Cincinnati, la cui prestazione è stata, ancora una volta, semplicemente incommentabile. Passano le stagioni, cambiano gli allenatori, ma i risultati sono sempre gli stessi: speriamo per loro di sbagliarci, e che quello di sabato sera sia stato solo un passo falso iniziale.
Un’altra squadra che ha iniziato il 2022 sulla stessa scia del 2021, ovvero con una prestazione difensiva imbarazzante, sono i San José Earthquakes. Almeyda ha schierato i suoi ragazzi con uno strano 3-6-1, con un centrocampista come Yueill al centro della difesa, e un sistema di marcature a uomo che non ha per niente funzionato, aprendo spazi enormi per le transizioni dei New York Red Bulls, che hanno dominato, vincendo alla fine 3-1 (reti di Klimala, Fernandez e Barlow per RBNY e di Chofis Lopez, di testa, su schema da calcio di punizione, per San José).
Il debutto di Charlotte in MLS e le preoccupazioni di DC United: un risultato bugiardo
Sconfitta ancor più sonora per Charlotte (0-3, doppietta di Estrada e gol di Kamara), che però, al debutto in MLS, ha disputato una buona prova contro DC United, creando diverse occasioni fermate soltanto dai legni della porta e da un ottimo Hamid, e subendo, anche per un pizzico di sfortuna, più reti di quelle che avrebbe meritato. DC United, dunque, può gioire, per aver trovato in Estrada un nuovo bomber, ma deve anche preoccuparsi, dal punto di vista difensivo per le troppe occasioni concesse a una delle squadre con il minore potenziale offensivo della lega.
Due diversi 0-0
Hanno da lavorare anche Houston Dynamo e Real Salt Lake, che hanno dato vita all’unica partita soporifera del primo fine settimana di MLS: uno 0-0 illuminato soltanto da un colpo di genio di Quintero, una bordata improvvisa da lontanissimo, fermata solo dalla traversa. Entrambe le squadre dovranno fare di più, a partire dalla prossima giornata, se vogliono lottare per i playoff.
Tutt’altro che noioso, invece, è stato lo 0-0 tra Inter Miami e Chicago Fire, che è stato ricco di occasioni, da una parte e dall’altra. Di questa partita, bisogna sottolineare, oltre al debutto abbastanza positivo di Shaqiri, la grande prestazione di Gonzalo Higuain nel nuovo ruolo di playmaker libero di svariare dietro la prima punta Campana.
Due diversi 1-1
Altri due pareggi sono arrivati da Philadelphia Union-Minnesota United e Dallas-Toronto, entrambe terminate 1-1. Quella tra Zolos e Loons è stata una partita fra due grandi squadre, decisa nel primo tempo dalle reti di Lod e Burke, e proseguita sul piano dell’equilibrio e della tensione tipici dei big match.
La sfida tra Dallas e TFC, invece, non è stata certo dello stesso livello, ma ha comunque mostrato due squadre apparse migliorate rispetto alla stagione passata: FC Dallas, in particolare, ha colpito per la capacità di creare occasioni offensive sfruttando tutti i giocatori a propria disposizione, mentre l’anno scorso si affidava quasi esclusivamente al killer instinct di Pepi. Con l’aggiunta di Velasco, l’attacco dei rossoblù texani diventerà davvero interessante. Di TFC, invece, ha favorevolmente impressionato la rabbia e la determinazione nel voler recuperare subito lo svantaggio (dopo il gol in apertura di Obrian), come dimostrato anche dall’esultanza di Osorio in occasione della rete del pareggio. La nota negativa , però, è che Pozuelo ha giocato ancora una volta una gara anonima, come quasi sempre ha fatto lo scorso anno. Ci auguriamo che ritorni presto ai suoi livelli: Toronto ne ha estremamente bisogno, e la MLS ne gioverebbe sicuramente in termini di spettacolo.
Il big match
Un numero 10 che non delude mai, invece, è Carles Gil, autore, come praticamente tutti gli altri giocatori scesi i campo, di una grandissima partita, nel match più atteso e spettacolare del fine settimana, quello fra i finalisti della MLS Cup 2021 dei Portland Timbers e i detentori del Supporters’ Shield, i New England Revolution. La gara è stata caratterizzata da un ritmo e una qualità molto alti, come dimostrato dalla caratura dei gol segnati: soprattutto quelli dei Timbers, che hanno risposto al bel colpo di testa di Bye e all’inserimento letale di Lletget con la stoccata di Asprilla – imbeccato deliziosamente da Moreno, rapido esterno che si sta evolvendo anche in un preciso rifinitore – e la rovesciata di Yimmi Chará.
NYCFC e Seattle Sounders pagano le fatiche di coppa?
I campioni MLS in carica di NYCFC, invece, hanno perso all’ultimo minuto in casa dei LA Galaxy, per una bella rete del solito Chicharito Hernandez. I nuovi Galaxy, con anche un Victor Vazquez e un Douglas Costa apparsi in buona forma, hanno convinto al debutto, mentre i Cityzens, autori comunque di una prestazione tutto sommato positiva, hanno forse pagato la stanchezza dovuta al fatto di aver giocato in Champions League pochi giorni prima.
Lo stesso, forse, vale per i Seattle Sounders che, orfani di Ruidiaz, si sono fatti battere in casa 0-1 da Nashville, che è stata cinica nello sfruttare l’unica vera grande occasione di un match molto meno spettacolare di quanto prometteva: colpa anche della prevedibilità dell’attacco dei padroni di casa, che hanno tenuto in mano il pallino del gioco per quasi tutti i 90 minuti, senza dare agli avversari la possibilità di costruire tante azioni offensive, ma senza nemmeno essere in grado di creare loro pericoli.
Questo, dunque, è quello che è successo nella Week 1 di MLS. Ora, l’appuntamento con il campionato più bello del mondo è a sabato prossimo, con l’inizio di una Week 2 che si preannuncia altrettanto spettacolare.
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