Negli ultimi anni, il fenomeno soccer ha avuto sicuramente una crescita enorme: diversi sono le grandi stelle del calcio internazionale ad aver intrapreso una carriera in Nord America (si pensi a Ibrahimovic o a Insigne, che presto volerà a Toronto), e altrettanti sono i giovani campioni esportati di recente dalla MLS in Europa, come Alphonso Davies e Gianluca Busio. Tutto ciò non ha fatto che aumentare l’interesse degli appassionati di calcio per il principale campionato maschile statunitense e Canadese, ovvero la Major League Soccer.
Approcciarsi a questa realtà, però, per il pubblico europeo, può risultare complicato: la MLS, infatti, al pari delle altre grandi leghe sportive americane (NBA, NHL, NFL, MLB) adotta un sistema di regole praticamente sconosciuto ai campionati sportivi europei.
Le regole della MLS: ecco cosa sono salary cap e DP
Salary cap e roster
La norma principale, da cui, bene o male, dipendono tutte le altre, è quella del salary cap: un tetto salariale, ossia una somma massima di denaro che una franchigia può spendere complessivamente, per ogni stagione, per gli stipendi del proprio roster. Nel 2022, come era stato per il 2021, questa cifra sarà pari a $4,900,000. Questa è la somma massima che ognuno dei 28 club può spendere annualmente per gli ingaggi dei giocatori (minimo 18, massimo 20) facenti parte del proprio senior roster. Ciascuno di questi calciatori può guadagnare al massimo $612,500 all’anno. In più, ogni squadra può avere in rosa fino a 10 giocatori supplementari, il cui stipendio non conta per il salary cap. Di questo cosiddetto supplemental roster, possono far parte le seguenti tre categorie di giocatori:
- Senior Minimum Salary Players, che guadagnano un minimo di $ 81.375 a stagione nel 2021 e nel 2022;
- Reserve Minimum Salary Players, che guadagnano $ 63.547;
- Homegrown Players, che guadagnano uno stipendio base equivalente ai Reserve Minimum Salary Players. Per essere ritenuto “Homegrown” un calciatore deve aver vissuto nella regione della squadra e deve aver giocato almeno un anno nell’academy.
Regola DP
Altrettanto importante e famosa è la Designated Player (DP) Rule, che permette a ogni squadra di avere sotto contratto fino a tre Giocatori Designati (DP), che fanno parte del senior roster, ma i cui stipendi possono sforare – senza alcun limite – il tetto massimo previsto, senza pesare sul salary cap: o meglio, pesano solo per $612,500 ($200,000 se il DP ha tra 21 e 23 anni, $150,000 se ha 20 anni o meno: Young Designated Player Rule). Per esempio, Insigne, a Toronto, guadagnerà circa $8,000,000, ma nel tetto salariale verranno conteggiati solamente $612,500 (dal momento che ha 30 anni). Questa regola è stata inserita nel 2007 per permettere ai Los Angeles Galaxy di ingaggiare David Beckham a circa $6,500,000, ed è infatti chiamata anche “Beckham Rule”.
L’introduzione di questa regola ha reso la MLS più competitiva sulla scena del calciomercato internazionale: in questo modo, la lega nordamericana, negli anni, ha potuto attirare a sé diversi campioni, da Beckham a Insigne, passando per Giovinco, Ibrahimovic e tantissimi altri., che hanno consentito la crescita del movimento soccer, che oggi conta sempre più appassionati.