Ai microfoni di SKY Sport 24 parla Andrea Pirlo prima del match tra Svezia ed Italia che “The Maestro” seguirà da casa sua a NY.
Un’esperienza da ripetere: la MLS mi ha stregato.
Quando hai deciso di smettere con il calcio giocato e dare addio alla MLS?
Avevo deciso di smettere già alla fine del 2016, la società mi ha chiesto ancora un anno.
Ti è piaciuto il soprannome “The maestro” che ti hanno affibbiato i tifosi dei NYC FC?
L’avevo già sentita in Italia ma a NY è stato un piacevole compagno di viaggio questo soprannome. Mi ha fatto sempre molto piacere, anzi a volte anche un po a disagio vista l’importanza di questo nome.
Come hai trovato la MLS al di là del rapporto con i tifosi della tua squadra?
Mi ha sempre affascinato, ho sempre pesato di voler andare. É un movimento in crescita, c’è voglia di migliorare ed essere protagonisti nel mondo. Ci sono regole da migliorare al livello gestionale, ma ce la può fare.
Chi meglio tra te e Juninho nella “Maledetta”?
Lo avevo studiato per vedere come calciare per quelle strane traiettorie: è stato un buon ispiratore. Lo metterei al primo posto nella classifica dei tiratori, poi Mihajolovic e Beckham, Giovinco e Baggio.
Ed ora cosa farai?
Sarò qui sino alla fine dell’anno, poi tonerò in italia ed inizierò un nuovo percorso. Non so se allenerò, farò sicuramente il corso, ma da qui ad allenare vediamo.
Può darsi anche solo il dirigente, perché amo vedere il calcio ed i calciatori, ma ancora non è deciso.