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USWNT: GUIDA INTERGALATTICA AL MONDIALE

Le "ragazze" sono pronte!

di Redazione MLS Magazine
USA - i soprannomi delle squadre di MLS

Il tanto atteso mondiale femminile 2023 è quasi alle porte, fra circa due mesi, il 20 luglio, Australia e Nuova Zelanda accoglieranno trentadue squadre che si daranno battaglia per decretare la nazionale più forte del pianeta.

Mondiale femminile di calcio 2023: la USWNT si presenta come campione in carica!

A ridosso di un evento di questa importanza, alla pari di ciò che è successo l’anno scorso con l’Europeo, non può mancare la guida intergalattica dei nostri amici di 5-5-5 che, con appuntamenti settimanali, ci permetteranno di scoprire tutte le compagini in gioco!

Il primo episodio è dedicato alle campionesse degli degli Stati Uniti, la USWNT, pronte a volare in Oceania per conquistare il quinto titolo iridato, nonché il terzo consecutivo.

Quest’anno, però, non arriverà come favorita numero uno per la vittoria finale, ma bensì inserita in un bel gruppetto formato indubbiamente da Inghilterra e Germania, insieme a un Brasile molto spumeggiante.

Mondiale femminile di calcio 2023: Vlatko Andonovski

Da ottobre 2019, indicativamente dopo la vittoria dello scorso Mondiale, Jill Ellis lascia la panchina della nazionale a stelle e strisce e la federazione sceglie subito il sostituto ovvero Vlatko Andonovski.

L’allenatore macedone – americano ha sempre allenato fin dall’inizio della sua carriera squadre della NWSL: quattro anni sulla panchina del Kansas City e due anni alla corte dell’OL Reign, fino alla chiamata in nazionale. La sua gestione sta risultando più che positiva: sessanta partite giocate, quarantanove vittorie, cinque sconfitte e sei pareggi, con una percentuale di vincita del 82%.

Mondiale femminile di calcio 2023: la stella

Quando si tratta di scegliere la stella di una squadra si possono scegliere due vie ovvero virare sulla giocatrice più in forma, in questo caso Sophie Smith, oppure puntare sul simbolo in discusso della nazionale e noi scegliamo proprio questo riferimento.

Quando si pensa agli Stati Uniti il primo nome che balza alla testa è quello di Alex Morgan, una delle migliori giocatrici al mondo, nonché terzo posto al pallone d’oro della scorsa stagione. L’attaccante del San Diego Wave è tornata al suo massimo livello proprio la scorsa stagione, dopo la gravidanza e vari infortuni, giocando un campionato da protagonista portando la sua squadra fino in semifinale di play-off e vincendo la classifica marcatrici. Indubbiamente sarà il riferimento offensivo per eccellenza della squadra di Andonovski, per cui molto probabilmente il gioco offensivo sarà molto incentrato su di lei. Inoltre sarà una delle candidate per la scarpa d’oro del torneo.

Mondiale femminile di calcio 2023: analisi tattica

È vero che le statistiche parlano di un andamento favoloso, ma ciò che colpisce che colpisce sono proprio i risultati, tutti molto tirati, oltre alla mancata strapotenza vista in campo negli addietro. Per quanto riguarda il gruppo in cui sono inseriti gli States questo problema non dovrebbe dare particolarmente fastidio, poiché ci sono Vietnam e Portogallo, nettamente inferiori al Team USA, e l’Olanda.

Attualmente le Oranje non sono più quelle della finale del 2019 per cui gli Stati Uniti non avranno molti problemi a trovare una vittoria e di conseguenza il passaggio del turno.

Guardando anche più in là degli ottavi di finale, la squadra Andonovski ha un gioco che può infastidire molte squadre, poiché predilige le vie centrali, con le centrocampiste sempre presenti, per poi cercare un passaggio filtrante tra due difensore avversari con le compagne sempre sul filo del fuorigioco.

Per quanto riguarda il rovescio della medaglia potrebbe soffrire in caso le avversarie abbiano i reparti sempre ben posizionati con gran parte delle linee di passaggio chiuse. In questo caso gli Stati Uniti potrebbero variare servendo le rapide attaccanti esterne oppure un pallone a scavalcare il centrocampo per Morgan in mezzo all’area.

Un’ altra arma molto potente sono i calci piazzati, dove portano in area avversaria sei calciatrici tutte molto brave nel gioco aereo, per esempio Becky Sauerbrunn o Lindsey Horan.

In fase difensiva invece soffrono le squadre molto rapide, con un centrale pronto ad uscire alto ma nel momento in cui rimangono a tre non arriva la copertura dell’esterno per cui vengono facilmente imbucate. Inoltre lasciano molto spazio davanti all’area di rigore per conclusioni dal limite e se dall’altra parte ci sono delle brave tiratrici questo è un problema.

Il coach opta per un 4-3-3 modulo azzeccato visto la sua idea di gioco e soprattutto con giocatrici adatte. L’undici iniziale non ancora del tutto certo, in particolare in difesa e in attacco, poiché la spina dorsale della squadra è formata da Sullivan, Lavelle e Horan, con le ultime due più nel vivo dell’azione, mentre la prima con una chiara posizione davanti alla difesa.

Come detto in precedenza una delle giocatrici più attese sarà Sophie Smith, trascinatrice indiscussa del Portland Thorns da due anni a questa parte, inoltre c’è molta curiosità per scoprire se la sostituta si Swanson, out per rottura del crociato e pesante assenza per il mondiale, sarà la classe 2004 Alyssa Thompson.

✍️ scritto da Valentina Marrè [facebook]
✍️ staff di 5-5-5 [facebook]

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