Il 30 gennaio 2019, come un fulmine a ciel sereno, arriva una notizia shock per i tifosi di Toronto: la società non ha raggiunto l’intesa per il rinnovo del contratto con Sebastian Giovinco, che è stato dunque ceduto alla compagine araba dell’Al Hilal. La stella della squadra, nonché beniamino della tifoseria, al termine di una stagione deludente in cui è stato mancato l’accesso ai playoff, lascia il club dopo 4 anni e 5 trofei conquistati. Sostituire un giocatore come la Formica Atomica, autore di 83 gol in 142 partite e MVP della stagione 2015, sembra un’impresa impossibile, e infatti, quando 5 giorni più tardi TFC annuncia l’ingaggio di Alejandro Pozuelo come nuovo numero 10, tifosi e appassionati di MLS sono scettici.
La carriera di Pozuelo: dagli esordi in patria a leggenda del Genk, prima della MLS
Certo, il curriculum dello spagnolo era di tutto rispetto: dopo gli esordi al Betis Siviglia, sua città natale, Pozuelo aveva fatto vedere cose interessanti con le maglie di Swansea e Rayo
Vallecano. Soprattutto, poi, veniva da 4 stagioni al Genk, di cui era diventato capitano e leggenda, a suon di gol, assist e grandi prestazioni sia in patria sia nelle coppe europee.
Il dolore e lo sconforto per la perdita del fantasista italiano, però, erano incredibilmente grandi, tanto da far dubitare tutti delle potenzialità del suo sostituto.
Pozuelo a Toronto: un inizio da sogno
Invece, già dal suo esordio, il 29 marzo, contro NYCFC, lo spagnolo ha voluto subito mettere le cose in chiaro: con due gol in pallonetto e un assist nella vittoria per 4-0 di TFC, ha fatto capire ai tifosi che non avrebbero dovuto rimpiangere il loro vecchio idolo, ma osannarne uno nuovo.
Da lì in avanti, le cose sono proseguite benissimo per Pozuelo e Toronto: il giocatore ha concluso la sua prima stagione in MLS con 14 reti e 13 assist fra regular season e playoff, mentre la squadra si è resa protagonista di un’inattesa cavalcata fino alla finale di MLS, persa poi contro i Seattle Sounders.
Caratteristiche tecniche
Durante il campionato, il numero 10 è stato impiegato in diversi ruoli: da mezzala, trequartista o perfino da falso nueve, fornendo sempre ottime prestazioni e mostrando tutte le sue incredibili qualità. Alto poco più di 170 cm e praticamente ambidestro, la sua dote migliore è sicuramente il dribbling nello stretto, ma è molto bravo anche nei tiri dalla distanza (raramente potenti, ma sempre precisissimi), oltre a essere un maestro dei calci di punzione e un ottimo rigorista. Inoltre, ha mostrato una grande visione di gioco, che gli permette di essere sia il regista della squadra, sia il giocatore che più spesso serve l’ultimo passaggio, quello decisivo per permettere all’attaccante (spesso Altidore) di segnare.
Il 2020 è iniziato benissimo per Pozuelo e TFC
Quest’anno, come sottolinea anche il sito della MLS nella descrizione del suo profilo, Pozuelo “è legittimamente un candidato a vincere il premio MVP“. Per adesso, nelle prime 7 partite di MLS, ha segnato un solo gol (su rigore, contro San José), ma ha fornito ben 7 assist per i compagni, risultando così decisivo nell’ottimo avvio di campionato dei canadesi, che ora hanno 15 punti in classifica, e inseguono la capolista Columbus Crew staccati di una sola lunghezza.
Sulle orme di Giovinco, senza farlo rimpiangere
Il finale di MLS 2020 si preannuncia esaltante dunque, per lo spagnolo e i suoi compagni: staremo a vedere se proseguiranno sulla strada intrapresa nell’ultimo anno e mezzo, continuando a incantare e andando a caccia della loro seconda MLS Cup, dopo quella vinta nel 2017. In quell’occasione, i canadesi erano stati trascinati proprio da Giovinco, il campione di cui Pozuelo ha raccolto l’eredità, se non cancellandone la memoria, almeno senza farlo rimpiangere.