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Quando DC United dominava la MLS

di Nicolò

Recentemente DC United ha ingaggiato l’argentino Hernan Losada come nuovo allenatore, con la speranza che possa riportarli ai vertici della MLS dopo tanti, troppi anni di transizione.

La bacheca dei rossoneri, infatti, non viene aggiornata dal 2013, quando hanno vinto la loro ultima U.S. Open Cup. Di lì in avanti, non solo i Men in black non hanno più conquistato trofei, ma non sono nemmeno mai andati vicino a farlo, qualificandosi quasi sempre ai playoff, ma non riuscendo mai ad andare oltre il primo round, nonostante gli acquisti di alcuni calciatori importanti: Rooney su tutti.

Anche in quel caso, però, a ben vedere, si è trattato di un acuto isolato.

Negli ultimi 15 anni, infatti, la franchigia della capitale degli Stati Uniti si è stabilizzata nella fascia medio-alta della MLS: una di quelle squadre che strappa spesso il pass per la post-season, ma che non è mai una pretendente credibile alla MLS Cup.

1996-2006: Anni d’Oro e Anni d’Argento di DC United in MLS

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Eppure, nel primo lustro di esistenza della lega, D.C. United ne era stata la dominatrice quasi incontrastata, tanto da conquistare, fra il 1996 e il 2000, tre titoli MLS, due Supporters’ Shield, una Open Cup e addirittura due trofei internazionali: una CONCACAF Champions Cup e una Coppa Interamericana.

1996-1999: gli “Anni d’Oro”

Fra i dieci club fondatori della MLS, D.C. si è da subito imposta autorevolmente sui nove avversari, vincendo MLS e Open Cup il primo anno (1996), e riconfermandosi l’anno seguente, conquistando MLS Cup e Supporters’ Shield, e arrendendosi soltanto in finale di Coppa.

big five di DC United

Era una squadra formidabile, rimasta leggendaria nella storia del soccer.

Si reggeva su cinque colonne fondamentali: i difensori Jeff Agoos e Eddie Pope fornivano la solidità necessaria per sostenere il peso offensivo del talentuosissimo e prolificissimo duo d’attacco, formato dai boliviani Marco “el DiabloEtcheverry e dal bomber Jaime Moreno (più di 300 gol in due con la maglia delle aquile rossonere). Il direttore di quell’impeccabile orchestra, poi, era coach Bruce Arena, l’allenatore più vincente della storia della MLS, chiamato nel 1998 a dirigere la nazionale americana. Prima di lasciare la panchina di DCU, però, Arena ha fatto un ultimo regalo al club di Washington, facendogli raggiungere il punto più alto della propria storia, con la vittoria della CONCACAF Champions Cup 1998 (prima squadra statunitense a trionfare in ambito internazionale), oltre alla Coppa Interamericana dello stesso anno.

Anche agli ordini del nuovo tecnico Thomas Rongen, comunque, D.C. United ha continuato a vincere, portandosi a casa Supporters’ Shield e MLS Cup nel ’99.

2004-2008: gli “Anni d’Argento”

Con quel successo, però, si è conclusa l’epoca d’oro dei rossoneri, che non hanno più vinto nulla fino alla MLS Cup 2004. Nel frattempo, la squadra aveva salutato Agoos, Pope e Etcheverry, sostituito in attacco dal giovane Alecko Eskandarian, meteora poi sparita dai radar dopo il 2006 (come Freddy Adu, anche lui lanciato da DCU), anno della vittoria del penultimo Supporters’ Shield vinto da DCU. L’ultimo, invece, è arrivato l’anno dopo, nel 2007, con Moreno unico superstite dei “big five” della seconda metà degli anni ’90. Nel 2008 poi, i rossoneri sono tornati a trionfare in U.S. Open Cup.

Il ridimensionamento di DC United

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Dopo il periodo 2004-2008, che potremmo definire gli “Anni d’Argento” della storia di D.C. United, però, la squadra non è più riuscita a esprimersi ai livelli a cui ci aveva abituato nei primi 12 anni della sua esistenza.

Ad eccezione della già citata Open Cup del 2013, infatti, a Washington D.C. non hanno più vinto nulla.

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Nuovo corso

A partire dal 2018, la nuova proprietà ha lanciato un progetto interessante per rilanciare il club. Il primo passo è stata la costruzione del nuovo stadio, poi sono stati lanciati giovani interessanti come Moses Nyeman.

Che il nuovo allenatore possa essere l’ultimo tassello che mancava per far tornare grande D.C. United?

 

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